Shirat Hayam – la cantica del mare

Un entusiasmante “viaggio a due voci” alla scoperta dei piyutìm, poemi religiosi in musica, degli ebrei sefarditi italiani, e in particolare del repertorio che attraverso la
lunga e ricca storia della comunità di Livorno è passato dalla Spagna al Nord Africa,
dal Medio Oriente fno a giungere in Italia. L’incontro fra la grande tradizione
musicale araba e quella occidentale italiana attraverso la lente della musica ebraica, in un confronto inedito e sorprendente, ricco di fascino e travolgente per intensità.

Presenti con continuità storica in Italia da più di duemila anni, gli ebrei portano
con sé in ogni piccola o grande comunità un ricchissimo repertorio musicale di tradizione per di più orale, diverso di città in città e di sinagoga in sinagoga, un mélange di infuenze e invenzioni, memorie antichissime e creazioni più recenti. Livorno è stata per secoli crocevia della diaspora Sefardita, ovvero di quella grande parte del mondo ebraico che, cacciata dalla Spagna alla fne del ‘400, si è s p o s t a t a p e r t u t t o i l mediterraneo intessendo una fittissima trama di legami di vita, commerciali, culturali. Questa ricca storia ha lasciato tracce evidentissime nella lingua – si parlava a Livorno uno dei più celebri dialetti giudaico-italiani, il bagitto – e in uno straordinario, quanto poco conosciuto, repertorio di canti sinagogali che, attraverso secoli di tradizione orale, portano in sé ancora oggi testi, forme, modi, melodie che hanno viaggiato a sud e nord, est e ovest sulle sponde del Mare Nostrum.

A voyage on the Mediterranean, aboard a vessel steered by some of Italy’s best
known musicians in the world music and fusion area; following centuries-old currents
connecting Italy to North Africa. A voyage on the wave of Italian Sephardic piyutim, and in particular of a repertoire that has travelled from Spain to North Africa, to the Middle East, to Italy through the long and rich history of the Jewish Community of
Livorno. Italy and the south of the Mediterranean, West and East – as seen through
the lens of Jewish music: a program that is an original dialogue, an exchange carried out by the two very different voices of Enrico and Raiz, and a peculiar ensemble featuring the imaginative talents of Frank London and Gabriele Coen, plus an “Italian all-star band” with Stefano Saletti on oud, Arlo Bigazzi on bass, Giuseppe De Trizio on guitar and Matteo Scarpettini on percussion.